Comunicati Stampa

pdf

26 novembre 2024

LA LUCE OLTRE LE SBARRE

Sono gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino i grandi protagonisti del concerto «La luce oltre le sbarre», secondo appuntamento della Stagione 2024-2025 One Way Together. Martedì 26 novembre, sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, gli Archi saranno guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, che da anni ne è l'imprescindibile punto di riferimento.

Il programma ne mette in risalto duttilità, colori e sentimento grazie ai brani di Pavel Haas e Antonín Dvořák, inframezzati da due piccoli gioielli come l'Adagietto di Georges Bizet e l'Adagio per archi op. 11 di Barber.
Del compositore novecentesco Barber verrà proposto questo Adagio, eseguito per la prima volta sul finire del 1938 in una trasmissione radiofonica dalla NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini. L'Adagio per archi op. 11 è il suo brano più celebre, che è stato usato come musica per balletto dall'American Ballet Theatre ed è entrato nella pop culture.

Verrà poi proposto un brano di grande carico emotivo e dalla storia tragica. Si tratta dello Studio per archi del compositore ceco Pavel Haas. Haas, che era stato allievo di Leos Janačék, venne infatti arrestato nel 1941 per le sue origini ebraiche e deportato. Fu proprio nel campo di Terezìn che compose questa partitura, eseguita per la prima volta nel 1944 e addirittura ripresa in un documentario della propaganda nazista. Il 16 ottobre di quello stesso anno, Haas venne caricato su quello che venne chiamato il “treno degli artisti” e tradotto ad Auschwitz, dove morì ma dove la sua musica riuscì a sopravvivergli grazie al provvidenziale intervento di Karel Ancerl, che aveva diretto la prima esecuzione e che riuscì a salvare lo spartito dal lager.

L'Adagietto di Georges Bizet è il terzo movimento dalla Suite n. 1 tratta dalle musiche di scena de L'Arlésienne, opera teatrale che Alphonse Daudet trasse nel 1872 da un suo racconto. Se oggi le due suite de L'Arlésienne vengono regolarmente proposte in concerto, l'Adagietto con i suoi toni nostalgici e le sfumature armoniose è considerato un cavallo di battaglia per gli archi.

Il concerto si concluderà con un brano di grande intensità, il Quartetto n. 12 in fa maggiore op. 96 Americano di Antonín Dvořák, proposto in una versione per orchestra d’archi appositamente realizzata per OFT da Vittorio Sebeglia. Composto nel 1893 a Spilville, nello Yowa, da cui il titolo, il Quartetto richiama gli elementi di floklore tanto cari a Dvořák, che trasse ispirazione sia da melodie statunitensi, in omaggio al paese che lo stava ospitando, sia alla Boemia che aveva lasciato, in un ponte nostalgico ma non privo di allegria tra il presente e il passato.

Il viaggio musicale di novembre sul van targato OFT è raccontato anche attraverso l’immagine che accompagna il concerto, realizzata con la tecnica del collage, e introdotto da un titolo – La luce oltre le sbarre – che ne riassume potenza e senso.
Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Il concerto di martedì 26 novembre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è preceduto da due momenti di prova aperti al pubblico. L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale.
La prova generale è in calendario lunedì 25 novembre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino).
La prova di lavoro di domenica 24 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, è invece in programma in Via Baltea (Via Baltea 3, Torino), spazio multifunzionale nel Quartiere Aurora.

pdf

29 ottobre 2024

IL SOLE INCENDIA BRAHMS - Comunicato Stampa

È un grande viaggio nella musica quello che propone l'Orchestra Filarmonica di Torino per la Stagione concertistica One Way Together, che inaugura martedì 29 ottobre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
A dirigere l'Orchestra nel concerto «Il sole incendia Brahms» sarà Giampaolo Pretto, che di OFT è anche direttore musicale.
Il programma del concerto è, fin dal titolo, un omaggio al compositore tedesco con l'esecuzione della Sinfonia n. 4, l'ultima delle sue quattro sinfonie, considerata uno dei suoi più grandi capolavori. Composta nell'arco di un anno, quando Brahms aveva cinquant'anni, venne eseguita per la prima volta in pubblico, e con immediato successo, il 25 ottobre 1885. Sul podio c'era Brahms, che aveva già eseguito la nuova Sinfonia in precedenza ma in forma privata e in una versione per due pianoforti, dei quali uno suonato dallo stesso compositore. Energica e al contempo malinconica, densa di contenuti musicali e sfumature, eppure rigorosa, poetica e profondamente moderna, è stata definita il punto di non ritorno del sinfonismo classico-romantico. L'ultima apparizione pubblica di Brahms, nel 1897, avvenne proprio durante l'esecuzione a Vienna della Quarta: quando pubblico e orchestra lo riconobbero, gli tributarono un caloroso e affettuoso saluto. Un congedo degno per il compositore, che morì pochi giorni dopo.
Il celebre brano sarà preceduto da Egyptian Scenes del compositore egiziano Ahmed El Saedi, una prima esecuzione assoluta commissionata da OFT per celebrare il bicentenario del Museo Egizio. Il concerto rientra infatti negli appuntamenti del Festival «INCANTO EGIZIO», scoperte musicali ed esplorazioni sonore del passato per i 200 anni dell'Egizio, progetto di Sistema Musica. Fa inoltre parte di «Barca Solare - Ascolti dal Mediterraneo», rassegna focalizzata sulla musica dei paesi del Mediterraneo che OFT organizza, per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con Fondazione Merz.
Egyptian Scenes di El Saedi, pur fortemente legato alla solida tradizione musicale europea, è evocativo rispetto a un ponte metaforico tra culture e epoche: da una parte i geroglifici, “disegni” di scrittura universalmente associati alla cultura dell’antico Egitto, dall’altra i segni chironomici, con cui nell’antico Egitto si indicava l’andamento delle frasi musicali ascendenti o discendenti, fino ad arrivare alle note sul moderno pentagramma e alla gestualità del direttore d’orchestra.
Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Il concerto di martedì 29 ottobre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è preceduto da due momenti di prova aperti al pubblico. L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale.
La prova generale è in calendario lunedì 28 novembre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino).
La prova di lavoro di domenica 27 ottobre, dalle ore 10 alle ore 13, è invece in programma in Via Baltea (Via Baltea 3, Torino), spazio multifunzionale nel Quartiere Aurora.

pdf

11 settembre 2024

ONE WAY TOGETHER LA NUOVA STAGIONE_Comunicato Stampa

La proposta concertistica della Stagione 2024-2025 “One Way Together” dell'Orchestra Filarmonica di Torino indica, al contempo, una nuova destinazione e nuove modalità con cui affrontare questo inedito e metaforico viaggio. Direzione privilegiata è (e sarà per gli anni a venire) la stretta collaborazione con giovani star del panorama solistico nazionale e internazionale.
«Un nuovo viaggio, una nuova direzione, insieme. Dopo le riflessioni laboratoriali che ci hanno visto alle prese con alchimie e profumi, è ora tempo di aggredire le strade del mondo con una visione pluriennale: non si tratta di un viaggio solitario, ma di una festosa carovana in cui ci facciamo accompagnare insieme al nostro pubblico – ancora più intensamente del solito – da giovanissimi solisti che stanno rapidamente conquistando la ribalta dei palcoscenici internazionali. Siamo talmente convinti di questa scelta da considerarla una direzione obbligata, non da una norma o da un dovere, ma dall’entusiasmo e dalla fiducia con cui ospitiamo nei nostri appuntamenti queste giovani star, insieme ad altri solisti con più esperienza». Illustra così la nuova Stagione concertistica il presidente e direttore artistico di OFT Michele Mo, che l'ha ideata in team con il direttore musicale Giampaolo Pretto e il segretario generale Gabriele Montanaro.
Accanto al direttore Giampaolo Pretto e a Sergio Lamberto, maestro concertatore degli Archi, sul van targato OFT saliranno dunque i giovani e talentuosi solisti Clarissa Bevilacqua, Mario Bruno, Eva Gevorgyan, Ettore Pagano, nonché un professionista di esperienza come Diego Di Mario. Le giovanissime star, oltre che sul palco dei concerti, saranno coinvolte anche all’interno della OFT Family, un nuovo format social che permetterà al pubblico OFT di seguirne i successi e i trionfi anche da lontano.
Ognuno degli otto concerti, da ottobre a giugno, è caratterizzato da un’immagine realizzata con la tecnica del collage e da una frase evocativa: esse traggono ispirazione dai brani in programma, ma anche dai ricordi e dai luoghi d’infanzia dei protagonisti che saliranno sul palco, dalle loro esperienze professionali e prospettive future. Un viaggio nel viaggio che rende, una volta di più, il programma di OFT un libretto da collezionare.

ONE WAY TOGETHER 2024-2025: LA NUOVA STAGIONE

Ad aprire la Stagione martedì 29 ottobre 2024 sarà Giampaolo Pretto con il concerto «Il sole incendia Brahms», omaggio al compositore tedesco con l'esecuzione della Sinfonia n. 4, considerata uno dei suoi più grandi capolavori. Il celebre brano sarà preceduto da Egyptian Scenes del compositore egiziano Ahmed El Saedi, una prima esecuzione assoluta commissionata da OFT per celebrare il bicentenario del Museo Egizio. Il concerto, che rientra infatti negli appuntamenti di «INCANTO EGIZIO», scoperte musicali ed esplorazioni sonore del passato per i 200 anni dell'Egizio, fa anche parte della seconda edizione della rassegna di musica contemporanea «Barca Solare – Ascolti dal Mediterraneo», organizzata da OFT in collaborazione con Fondazione Merz e focalizzata sulla musica dei paesi del Mediterraneo.

Martedì 26 novembre 2024, nel concerto «La luce oltre le sbarre», gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino guidati da Sergio Lamberto, maestro concertatore che da anni ne è l'imprescindibile punto di riferimento, si confronteranno con un repertorio che ne metterà in risalto duttilità, colori, sentimento, spaziando da Samuel Barber a Pavel Haas – compositore vittima dell’olocausto e morto nel campo di concentramento di Auschwitz – fino a Georges Bizet e al Quartetto Americano di Antonín Dvořák, eseguito in una nuova trascrizione per orchestra d’archi.

Martedì 28 gennaio 2024 con l'Orchestra Filarmonica di Torino, diretta da Pretto, salirà sul palco la prima giovane star della Stagione. Il violoncellista Ettore Pagano, che ha già nel suo bagaglio primi premi in oltre quaranta concorsi, torna ospite di OFT dopo la prima applauditissima esibizione nel febbraio del 2023. In «Restate seduti e allacciate le cinture» Pagano eseguirà il Concerto in si minore di Dvořák, una delle pagine più famose del compositore, considerato tra i più bei concerti per violoncello mai scritti. La serata si chiuderà con la Sinfonia n. 2 di Robert Schumann.

Martedì 25 febbraio 2025, in «Sorrisi e abbracci», gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino, guidati da Sergio Lamberto, proporranno tre brani di epoche diverse, accomunati dalla capacità di esaltare l'intensità dell’esecuzione. Ad aprire il concerto, anch’esso inserito nella rassegna 2024-2025 «Barca Solare – Ascolti dal Mediterraneo», sarà un brano del presente: Quattro modi di sorridere di Nicola Campogrande. Seguiranno il Concerto n. 4 in re maggiore per violino e orchestra di Mozart, in cui il ruolo solista è affidato alla talentuosa Clarissa Bevilacqua, Premio Mozart 2020, unica italiana a ricevere questo riconoscimento. In chiusura, la Sinfonia n. 28 di Haydn.

Martedì 11 marzo 2025 gli Archi, con Lamberto e il giovane e pluripremiato solista al flauto Mario Bruno, condurranno il pubblico tra le note racchiuse nel programma di «Danze alla festa dei mulini», un viaggio all'indietro nel tempo, fino al 1700 e a due grandi protagonisti della musica barocca: Georg Philipp Telemann, di cui verranno proposte Ouverture e Suite da Burlesque de Quixotte e il Concerto in sol maggiore per flauto e archi, e Johann Sebastian Bach, con l’Aria sulla quarta corda e la Suite n. 2 in si minore per flauto e archi.

In «Il ballo del colonnello elefante», in calendario martedì 8 aprile 2025, gli Archi e Lamberto saranno sul palco con Diego Di Mario, definito «il miglior trombonista solista della sua generazione in Italia». L'insolito connubio tra gli archi e il trombone sarà esaltato dal Concertino di Lars-Erik Larsson e dalla Suite per trombone e archi di Corrado Maria Saglietti. A intervallarli una selezione per soli archi da Minimax - Repertorium für militarmusik di Paul Hindemith e, in chiusura, le Danze popolari rumene di Béla Bartók.

Martedì 13 maggio 2025, il concerto «Vento tra i capelli» vedrà sul palco i Fiati dell'Orchestra Filarmonica di Torino con Giampaolo Pretto nel doppio ruolo di concertatore e flauto solista. Verranno eseguite la Suite in si bemolle maggiore per 13 strumenti a fiato di Richard Strauss e la Gran Partita di Mozart, capolavoro per gli strumenti a fiato per i secoli a venire.

Sarà infine Giampaolo Pretto, nuovamente nel ruolo di direttore, a chiudere la Stagione martedì 3 giugno 2025 con il concerto «Il cuore batte forte». Accanto all'Orchestra Filarmonica di Torino la pianista ventenne Eva Gevorgyan, vincitrice di numerosi concorsi tra Stati Uniti, Europa e Russia, e Discovery of the Year agli International Classical Music Award nel 2019. A lei il compito di affrontare un caposaldo come il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Beethoven. In programma altri due brani del genio tedesco: l'Ouverture da Le creature di Prometeo e, a conclusione, la Seconda Sinfonia

GLI APPUNTAMENTI

L’organizzazione degli appuntamenti ha il suo momento principale nel concerto del martedì sera in Conservatorio Verdi di Torino.
Come di consueto, il concerto sarà preceduto dalla prova generale del lunedì pomeriggio al Teatro Vittoria (ad eccezione dei mesi di maggio e di giugno in cui non è prevista), mentre per le prove di lavoro aperte al pubblico della domenica mattina c'è una piccola novità: da ottobre 2024 e fintanto che non saranno ultimati i lavori di ristrutturazione a Più SpazioQuattro, casa del quartiere che tradizionalmente le ospita, le prove di lavoro si terranno in Via Baltea 3, spazio multifunzionale nel quartiere Aurora.
Per la Stagione “One Way Together” vengono proposte diverse formule di abbonamento. Una offre la possibilità di abbonarsi all'intera Stagione concertistica, due formule prevedono invece quattro concerti ciascuna: un abbonamento per i concerti da ottobre 2024 a febbraio 2025 e uno per quelli da marzo a giugno 2025.
Numerose le riduzioni sia per l'acquisto degli abbonamenti sia dei biglietti singoli. Si segnala in particolare quella rivolta agli under 35, che vede biglietti a partire da 8 euro.
Gli abbonamenti in rinnovo sono disponibili dal 13 settembre, i nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti dall'1 ottobre, e i biglietti singoli potranno essere acquistati dal 22 ottobre.

INTORNO AI NOSTRI CONCERTI

Le collaborazioni con diverse realtà, che spaziano in vari settori culturali, rendono ancora più intensa la proposta concertistica di OFT.
Come per le scorse Stagioni, ogni concerto in Conservatorio sarà aperto dalla lettura di un breve racconto, ispirato dal programma del concerto e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura dei testi, a cura dell’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e dell’Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino, porterà «dentro la musica», rendendo l'esperienza ancora più intensa e coinvolgente.
Il sabato precedente il concerto i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – proporranno a rotazione visite guidate al proprio patrimonio museale ispirate dai concerti della Stagione concertistica dell'Orchestra Filarmonica di Torino. L’iniziativa, alla settima edizione, è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei con la collaborazione di Theatrum Sabaudiae.
Verranno infine riproposte, da gennaio a giugno 2025, le guide all'ascolto di “Leggere la Classica” al Circolo dei lettori di Torino, per scoprire brani e compositori protagonisti dei concerti insieme ai direttori e solisti che ne sono interpreti.

IL PROGETTO OFT LAB

Fin dalla sua fondazione, l’Orchestra Filarmonica di Torino ha sempre valorizzato i giovani musicisti. Una missione che nel tempo è approdata nel progetto OFT Lab, grazie al quale alcuni ragazzi di talento entrano a far parte con regolarità della compagine orchestrale, lavorando fianco a fianco con professionisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo.
I musicisti selezionati per il progetto OFT Lab 2024 sono Lucia Caputo, Ruben Galloro, Giovanni Putzulu (violini), Cecilia Caminiti e Jacopo Sommariva (violoncelli), Simone Di Lalla (contrabbasso), Niccolò Susanna (flauto), Luca Vacchetti (fagotto), Mattia Gallo (tromba), Andrea Iaccino e Francesco Parodi (percussioni).
Ad essi si aggiungono il musicologo Francesco Cristiani, il compositore Francesco Mo, Chiara Marcone al management culturale e Chiara Sacchetto alla produzione.
Nel Lab di OFT c'è spazio per la musica ma anche per affrontare, insieme, un percorso formativo di approfondimento sulle tematiche più rilevanti, sia professionali che artistiche, per chi opera nell’ambito dello spettacolo dal vivo.
Inoltre, anche quest’anno alcuni giovani di OFT Lab saranno protagonisti della rassegna di quattro concerti di musica da camera che si terrà, nell’arco del mese di novembre (venerdì 8, venerdì 15, venerdì 22 e venerdì 29, sempre alle ore 21), a Cascina Roccafranca, la Casa del Quartiere di Mirafiori Nord, che ospita l'iniziativa a Torino in via Rubino 45.
Venerdì 8 il violinista Ruben Galloro, accompagnato al piano da Sandro Zanchi, proporrà un programma con musiche di Wagner, Brahms e Fauré.
Venerdì 15, OFT ospiterà grazie a una collaborazione con l'Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta, l'Atipic Duo, formazione composta da due giovanissimi percussionisti, Fabio Saccavino e Alessio Pressendo, che proporranno musiche di Piazzolla, Xenakis, Koshinski.
Venerdì 22 novembre Jacopo Sommariva al violoncello, con Pietro Verna al pianoforte, presenterà un repertorio di brani di Prokof'ev e Strauss.
Venerdì 29 novembre, infine, salirà sul palco Luca Vacchetti al fagotto, con Francesco De Giorgi al pianoforte, e presenterà musiche di Saint-Saëns, Longo, Schumann, Elgar.

I SOSTENITORI DI OFT

L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino. L’Orchestra Filarmonica di Torino opera con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo che, nell’ambito della missione Sviluppare Competenze dell’Obiettivo Cultura, mira a sostenere iniziative tese a supportare giovani artisti e creativi nella costruzione della propria professionalità e nell’avvio dei percorsi di carriera. L’OFT, che gode del patrocinio della Città Metropolitana di Torino, è inoltre sostenuta dalla Fondazione CRT, che da oltre trent’anni supporta il sistema culturale del territorio e incoraggia la formazione dei giovani. Infine, accanto ad OFT, come sponsor c'è da anni Lavazza Group.

pdf

04 giugno 2024

FIORI - Comunicato Stampa

Portano con sé la dolcezza della brezza primaverile e l'atmosfera già sognante delle prime notti d'estate i brani protagonisti del concerto Fiori, ultimo appuntamento della stagione concertistica 2023-24, che OFT ha voluto dedicare al legame tra musica e profumi. Tre i brani in programma, il Trittico Botticelliano per piccola orchestra P 151 e Gli uccelli per piccola orchestra P 154 di Ottorino Respighi e la Sinfonia n. 92 in sol maggiore Hob. I:92 Oxford di Franz Joseph Haydn.
A portarli sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, martedì 2 giugno, alle ore 21, sarà l'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Giampaolo Pretto, che di OFT è anche direttore musicale.

Ottorino Respighi, vissuto tra il 1879 e il 1936, fu musicologo, direttore d'orchestra e compositore. In quest'ultimo ruolo fu tra coloro che contribuirono al rinnovamento della musica italiana nel periodo ricompreso tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del XX secolo. Tra i brani da lui scritti, il Trittico Botticelliano, composto ed eseguito per la prima volta nel 1927, alla Konzerthaus di Vienna, evoca l'opera di Sandro Botticelli, con un gioco di richiami tra le atmosfere primaverili concepite dal celebre pittore e quelle musicali che il compositore costruisce intorno a una orchestra di dimensioni ridotte, creando delicati e intimistici «quadri». Il culmine, non poteva essere altrimenti, è il terzo movimento che corrisponde alla nascita di Venere.
Gli uccelli, composta l'anno successivo e rappresentata per la prima al Teatro Municipal di Sâo Paulo il 6 giugno 1928, è nuovamente costruita da Respighi per piccola orchestra. Il compositore, partendo dall'ispirazione di musiche italiane, francesi e inglesi dei secoli XVII e XVIII, le traduce in giochi musicali che richiamano il canto degli uccelli, dalla colomba alla gallina all'usignolo, fino al cucù.

La seconda parte del programma è invece dedicata alla celeberrima Sinfonia n. 92 in sol maggiore Hob. I:92 Oxford, che Haydn compose nel 1790 dedicandola a Monseigneur le Comte d'Ogny, che già aveva commissionato al compositore le sei Sinfonie parigine e tre ulteriori Sinfonie, di cui la n. 92 è, appunto, la conclusiva. Quest'ultima venne trasmessa anche a un secondo committente, il principe tedesco Krafft Ernst von Oettingen-Wallerstein, e scelta da Haydn per essere eseguita nella città di Oxford quando la famosa Università decise di conferirgli il titolo di Doctor of Music, honoris causa. Una scelta, che valse il titolo con la quale viene tuttora indicata questa sinfonia e che ne conferma il particolare valore per lo stesso compositore. Nei quattro movimenti, d'altra parte, Haydn dà prova di tutto il suo genio compositivo, giunto alla piena maturità e capace di sperimentare mantenendo equilibrio, eleganza e sentimento.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 4 giugno, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è prevista la prova di lavoro di domenica 2 giugno, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino). L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota.
Non è invece prevista, questo mese, la prova generale aperta al pubblico del lunedì.

pdf

21 maggio 2024

LEGNO - Comunicato Stampa

Vivaldi per tre, un pizzico di Mozart e sette note dal Brasile. È una ricetta che richiama la fragranza delle notti stellate, dei momenti di abbandono e di quelli di duro lavoro, di mondi distanti ed esotici, quella che dà vita al settimo appuntamento della stagione concertistica Profumi dell'Orchestra Filarmonica di Torino. Il concerto Legno, in calendario martedì 21 maggio alle ore 21, vedrà salire sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino gli Archi di OFT, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, e il fagotto solista Andrea Cellacchi.

Di Antonio Vivaldi, grande protagonista della musica barocca, verranno proposti tre concerti, due dei quali per fagotto, archi e basso continuo – RV 495 ed RV 493 –, ed uno, RV 156, per archi e basso continuo. Il Prete Rosso, come veniva chiamato in quanto sacerdote dalla fulva capigliatura, compose numerosi concerti per il fagotto, strumento che nella sua epoca aveva generalmente la funzione di basso continuo. I due proposti, evidenziano nel ruolo affidato al solista, in questo caso Andrea Cellacchi, primo fagotto nella prestigiosa orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, la familiarità del compositore con questo strumento, del quale evidenzia la duttilità e la capacità di integrarsi con la compagine orchestrale.

L'Adagio e fuga in do minore K 546 nella versione per archi è invece la trascrizione che lo stesso Mozart fece, nel 1788, della Fuga in do minore per due fortepiani K 426, alla quale aggiunge un Adagio come introduzione. In questa versione il brano acquista una armoniosa magnificenza, che ne ha determinato la fortuna nei secoli, oltre ad essere uno dei migliori esempi della capacità di Mozart di utilizzare la scrittura contrappuntistica, in particolare nella fuga.

Il concerto si chiuderà con un brano di Heitor Villa-Lobos, compositore e polistrumentista brasiliano del periodo neoclassico musicale, amatissimo in patria. La sua Ciranda Das Sete Notas W 325 vedrà nuovamente l'orchestra d'archi sul palco con il fagotto solista.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 21 maggio aprile, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è prevista la prova di lavoro di domenica 19 maggio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota.
Non è invece prevista, questo mese, la prova generale aperta al pubblico del lunedì.

pdf

23 aprile 2024

FOUGERE - Comunicato Stampa

Il vento che soffia tra gli alberi, tra giochi di luce e ombre, e il dolce suono di un flauto che riecheggia tra le fronde, sono l'ispirazione del concerto Fougère, in calendario martedì 23 aprile al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Protagonisti del nuovo appuntamento della stagione concertistica Profumi, dedicata ad esplorare il legame tra fragranze e musiche e come queste riescano, intrecciandosi, a evocare mondi, saranno gli Archi di OFT, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, e il flautista ginevrino Sébastian Jacot.

Primo flauto dei Berliner Philharmoniker, trentaseienne, Jacot è stato definito una rock star di questo strumento. A lui sarà quindi affidato il ruolo solista nel meraviglioso Concerto in sol maggiore di Carl Philipp Emanuel Bach. Cresciuto accanto al celebre padre Johann Sebastian, Carl Philipp Emanuel ebbe una carriera sfolgorante, immersa nella vita di corte ma senza esserne influenzato dal punto di vista compositivo. Il Concerto in sol maggiore per flauto, archi e basso continuo H 445 ne è una preziosa testimonianza, insieme alla passione per il flauto, che si dilettava a suonare. A questo strumento consegna un ruolo di grande eleganza, tra virtuosismi e melodie che amplificano il rapporto con l'orchestra.
Nella seconda metà del programma di Fougère, gli Archi proporranno la Serenata del compositore ottocentesco tedesco Carl Reinecke, un brano insieme brillante e lirico, in cui l’orchestra d’archi potrà far emergere tutte le proprie peculiarità.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 23 aprile, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 22 aprile, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 21 aprile, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

 

pdf

12 marzo 2024

AGRUMI - Comunicato Stampa

Profuma di freschezza e di primavera, con un tocco suadente che lo rende indimenticabile, il concerto Agrumi degli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino, in calendario martedì 12 marzo al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Gli Archi, con Sergio Lamberto nel ruolo di maestro concertatore e il solista Federico Mondelci, caposcuola del sassofono classico in Italia, condurranno il pubblico tra le note sprigionate da Rachmaninov, Glazunov e Piazzolla, con brani originali e trascrizioni per esaltare tutte le possibilità timbriche ed espressive dello strumento. A completamento del programma, una prima esecuzione assoluta della giovane compositrice siciliana Marilena Licata.

Composto originariamente per voce e pianoforte ma eseguito la prima volta in pubblico in una versione per voce e orchestra, il celebre Vocalise op. 34 n. 14 di Sergej Rachmaninov viene qui proposto in un arrangiamento per archi e sassofono, chiamati a esprimere tutte le sfumature di un brano che ha nel lied romantico la sua essenza più profonda.
Fu invece scritto appositamente per il sassofono il Concerto in mi bemolle maggiore per sassofono e archi op. 109 di Aleksandr Glazunov dove lo strumento solista è protagonista assoluto e passa da momenti di grande dolcezza ad altri più giocosi e travolgenti, ma tutti armoniosamente accompagnati dagli archi.
Brainstorming di Marilena Licata è una commissione OFT, in prima esecuzione assoluta, che richiama «la modalità di dialogo creativo in cui, dato un argomento da trattare o problema da risolvere, ogni partecipante espone liberamente le proprie idee (anche le più assurde), che andranno poi analizzate e valutate». «Seguendo lo stesso principio – spiega la compositrice –, il brano nasce come “gioco musicale” nel quale ogni strumentista propone ai propri compagni del materiale “su cui riflettere”, da commentare, accompagnare o contraddire con i più vari gesti musicali. L'ampia libertà esecutiva dona un margine di imprevedibilità che rende il brano un organismo “vivo”, sempre cangiante. Un episodio centrale ricrea un rigoroso ordine, scandito dai “rintocchi” ora di una viola, ora di un violoncello; ma questo equilibrio ha breve vita, con un ritorno al dialogo frenetico che degenera nel caos».
Chiude il concerto una serie di cinque famosissimi brani dell'argentino Astor Piazzolla. Violentango, Cierra Tus Ojos Y Escucha, Milonga del Angel e Escualo sono tutti proposti in un entusiasmante intreccio tra sassofono e archi, perfetto per esaltarne gli aspetti maggiormente emotivi e coinvolgenti, mentre Tango Ballet regalerà un momento di incanto con i soli archi.

Il concerto Agrumi fa anche parte di «Barca solare. Ascolti dal Mediterraneo», rassegna di sei eventi musicali che Orchestra Filarmonica di Torino e Fondazione Merz, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, propongono dal 28 gennaio al 24 marzo 2024 a Torino per costruire una riflessione sulla musica contemporanea, tra brani di repertorio e lavori appositamente commissionati, con un focus particolare dedicato ai compositori e alle compositrici del presente e alla musica delle sponde del Mediterraneo.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 12 marzo, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 11 marzo, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 10 marzo, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

pdf

13 febbraio 2024

ORIENTE - Comunicato Stampa

Profuma di Oriente il concerto di febbraio dell'Orchestra Filarmonica di Torino, in calendario martedì 13 febbraio al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Diretti da Giampaolo Pretto, i musicisti di OFT e il solista Emanuele Arciuli, proporranno un programma ricco di suggestioni, dall’inedita partitura On Reminiscence della compositrice turca Füsun Köksal, vincitrice della quarta edizione del Mario Merz Prize - sezione musica, al dialogo tra pianoforte e orchestra dei Canti della stagione alta di Ildebrando Pizzetti, fino alla conclusione con il celebre brano Danze di Galánta di Zoltán Kodály, che vede la musica popolare intersecarsi con la tradizione classica europea.

Composto in occasione della quarta edizione del Mario Merz Prize, On Reminiscence per orchestra d'archi riflette l'interesse di Füsun Köksal per le temporalità musicali e la loro percezione. Il brano è basato su materiali musicali stratificati, ripetuti o impercettibilmente variati come in una sorta di eco o – come suggerisce il titolo – di reminiscenza.
Il pianista Emanuele Arciuli, considerato tra i massimi interpreti della musica del XX e XXI secolo, con particolare riferimento ai compositori statunitensi, sarà invece protagonista nei Canti della stagione alta di Ildebrando Pizzetti. Composti nel 1930, in un dialogo intenso e lirico con l'orchestra, mettono infatti il pianoforte al centro della scena.
Risalgono allo stesso periodo anche Le Danze di Galánta, brano in cui il compositore ungherese Kodály esalta, nella raffinata partitura, il folklore magiaro, dando vita a una melodia di ispirazione popolare, coinvolgente ma sempre elegante.

Per queste sue caratteristiche, il concerto fa anche parte di «Barca solare. Ascolti dal Mediterraneo», rassegna di sei eventi musicali che Orchestra Filarmonica di Torino e Fondazione Merz, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, propongono dal 28 gennaio al 24 marzo 2024 nella città di Torino per costruire una riflessione sulla musica contemporanea, tra brani di repertorio e lavori appositamente commissionati, con un focus particolare dedicato ai compositori e alle compositrici del presente e alla musica delle sponde del Mediterraneo.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 13 febbraio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 12 febbraio, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 11 febbraio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

pdf

28 gennaio 2024

BARCA SOLARE - Comunicato Stampa

Orchestra Filarmonica di Torino e Fondazione Merz presentano, dal 28 gennaio al 24 marzo 2024, il progetto Barca solare. Ascolti dal Mediterraneo, la nuova stagione di sei eventi musicali che prende vita nella città di Torino per costruire una riflessione sulla musica contemporanea, tra brani di repertorio e lavori appositamente commissionati, con un focus particolare dedicato ai compositori e alle compositrici del presente e alla musica delle sponde del Mediterraneo.

Per OFT e Fondazione Merz il progetto Barca solare. Ascolti dal Mediterraneo, alla sua prima edizione e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, sigla la preziosa collaborazione tra due realtà prestigiose impegnate nel costruire, con respiro internazionale, una visione comune sulla musica contemporanea, in una città come Torino la cui vocazione all’arte contemporanea è consolidata anche dalla lunga e corposa tradizione storica di sperimentazione e di incubazione di correnti artistiche. In questo contesto si inserisce l’immagine che accompagna Barca Solare, costituita dal progetto Written By Water dell’artista portoghese Marco Godinho, presentato alla 58a Biennale di Venezia per il padiglione del Lussemburgo e gentilmente concessa ad OFT e Fondazione Merz. In questo lavoro l’artista esplora le profondità del Mar Mediterraneo, sia come territorio reale di avventure e tragedie sia come spazio immaginario collettivo.

La presenza di musiche in prima esecuzione assoluta di compositori di fama internazionale e di giovani promesse del territorio si alterna tra concerti al Conservatorio Giuseppe Verdi e al Teatro Vittoria e altri format di ascolto presso la Fondazione Merz, restituendo il respiro di un’epoca attraverso il linguaggio universale della musica.

Barca Solare ha inizio domenica 28 gennaio 2024 alle ore 21.00 alla Fondazione Merz con il concerto diffuso Quando la musica è memoria. Protagonisti dell’evento sono il fagotto di Sergio Azzolini, la musica elettronica di Madaski e le ricerche occitane di Sergio Berardo, che insieme realizzano un’istanza corale di rifiuto della cancellazione di memorie storiche e ambientali. Dall’interiorità del lavoro Monolog di Isang Yun, compositore coreano perseguitato e imprigionato negli anni ’60, si giunge alla festosa ribellione delle danze occitane con il Gran Bal Dub di Berardo e Madaski, per arrivare sino alle voci sacre della grecità sostenute dal canto delle specie marine in via d’estinzione di Hymne à Apollon di Limenio, III sec. A.C.
Il concerto è tra gli eventi che si svolgono in città per la Giornata della Memoria.

Si prosegue martedì 13 febbraio 2024 al Conservatorio Giuseppe Verdi, alle ore 21.00 con l'Orchestra Filarmonica di Torino e il pianista Emanuele Arciuli, diretti da Giampaolo Pretto, nel concerto Oriente, inserito nella stagione concertistica Profumi di OFT. Dall’inedita partitura On Reminiscence della compositrice turca Füsun Köksal, vincitrice della quarta edizione del Mario Merz Prize, si passa al dialogo tra pianoforte e orchestra dei Canti della stagione alta di Ildebrando Pizzetti, per poi concludere con il celebre brano Danze di Galánta di Zoltán Kodály che vede la musica popolare intersecarsi con la tradizione classica europea.

Domenica 25 febbraio 2024 alle ore 21.00 la Fondazione Merz ospita Metamorphoses, un’innovativa e tecnologicamente avanzata versione delle Metamorfosi per oboe solo di Benjamin Britten che offre un’immersione completa nell’antico mondo mediterraneo, bilanciato da alcuni brani contemporanei. Protagonista del concerto è l’oboe di Christoph Hartmann, che alterna l’attività presso i Berliner Philarmoniker con una costante ricerca nel campo della musica contemporanea e del virtuosismo strumentale.

Martedì 12 marzo 2024 alle ore 21.00 il Conservatorio Giuseppe Verdi apre le proprie porte ad Agrumi, un viaggio tra brani di Rachmaninov e Glazunov e trascrizioni di Astor Piazzolla. Nel concerto, inserito nella stagione concertistica Profumi di OFT, gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino guidati da Sergio Lamberto, sul palco con il sassofono solista Federico Mondelci, propongono inoltre in prima esecuzione assoluta il brano Brainstorming, della giovanissima compositrice siciliana Marilena Licata.

Giovedì 21 marzo 2024 alle ore 21.00 il Teatro Vittoria ospita Mediterraneo, un programma che oscilla tra passato e presente, tra colto e popolare, tra acustico ed elettronico. Il clarinetto e la loop station di Selene Framarin spaziano da Lied di Luciano Berio alle Fantasie di Jörg Widmann, attraversando le composizioni di Marin Marais, Padre Komitas e il brano tradizionale turco Rampi rampi.

La rassegna si conclude domenica 24 marzo 2024 alle ore 18.30 alla Fondazione Merz con Glissandi, concerto che si svolge nelle sale della Fondazione e termina nello spazio esterno dove viene presentata, in prima assoluta, l'opera elettroacustica Schwarzstrasse di Jay Schwartz, vincitore della terza edizione del Mario Merz Prize.

Questo percorso è una riflessione sull'ascolto introdotta da alcuni brani del repertorio novecentesco suonati dal vivo dai musicisti dell’Orchestra Filarmonica di Torino, in cui l'integrazione tra la musica e la fruizione uditiva svolta nei diversi spazi crea un’esperienza sensoriale di grande fascino.

pdf

23 gennaio 2024

CUOIO - Comunicato Stampa

Legni e cuoio si incontrano e rimandano, nella loro intensa fragranza, a territori inesplorati e a mondi da scoprire. Muovendo da queste ispirazioni, gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino proporranno al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino il concerto CUOIO, in calendario martedì 23 gennaio alle 21. Con gli Archi di OFT e il maestro concertatore Sergio Lamberto, salirà sul palco anche Marco Rizzi, violino solista dalla carriera internazionale e da sempre vicino ad OFT.

Il Concerto funebre per violino e archi risale al 1939 e venne scritto da Karl Amadeus Hartmann per protestare contro l’occupazione di Praga da parte di Hitler. Il compositore tedesco era infatti ostile al dittatore: pur restando in Germania, si impose una sorta di autoesilio e continuò a comporre rifiutandosi però di far eseguire i suoi lavori durante il Terzo Reich. Il Concerto funebre venne quindi eseguito la prima volta a San Gallo, in Svizzera, nel 1940 con l’Orchestra da Camera di San Gallo diretta da Ernst Klug e il violinista Karl Neracher. Il brano, articolato in quattro movimenti, racchiude i sentimenti che animavano Hartmann in quel momento storico, la rabbia, la disperazione, la pietà, ma anche un soffio di speranza. Un turbinio di sensazioni affidate all'intenso lirismo degli archi e del violino solo.

Il secondo brano in programma, la Serenata in mi minore per archi op. 20, venne composta nel 1892 dal compositore inglese tardoromantico Edward Elgar. Vissuto in epoca vittoriana ed edoardiana, Elgar fu sensibile alle influenze tedesche. La Serenata, nel dispiegarsi dei tre movimenti, ne racchiude il talento e la creatività, modulati su una elegante scorrevolezza.

In chiusura, il Concerto in re minore per violino, archi e basso continuo BWV 1052 di Johann Sebastian Bach, ispirato allo stile italiano, è una ricostruzione dalla versione per clavicembalo, che mantiene solennità e una certa drammaticità temperate da passaggi di grande virtuosismo, affidati al violino solista.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 23 gennaio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 22 gennaio, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 21 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

pdf

21 novembre 2023

CHYPRE - Comunicato Stampa

I sentori dell'isola di Cipro, romantici e floreali, e i suoni del mare Mediterraneo, sono le ispirazioni racchiuse nel programma di novembre del concerto CHYPRE, in calendario martedì 21 novembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

I concerti della Stagione «Profumi» 2023-24 dell'Orchestra Filarmonica di Torino richiamano infatti le sette famiglie di profumi che Eugène Rimmel, profumiere del XIX secolo, utilizzò per dare un nome alle sensazioni olfattive. Ogni concerto diventa quindi un tuffo nel meraviglioso archivio sensoriale della vita, dove il ricordo di una fragranza, così come le note di un brano, riportano a sensazioni ed esperienze vissute.

A salire sul palco per CHYPRE saranno gli Archi di OFT. La formazione guidata dal maestro concertatore Sergio Lamberto, che ha raggiunto nel tempo una maturità espressiva che la colloca tra le migliori compagini a livello nazionale, condurrà il pubblico tra le note inebrianti scritte da alcuni celebri compositori vissuti tra otto e novecento.

Di Sergei Rachmaninov verranno eseguite Romanza e Scherzo dal Quartetto n. 1 nella versione per orchestra d'archi. Il grande compositore romantico russo scrisse due soli quartetti d'archi ed in entrambi i casi li lasciò incompleti. Del primo, la Romanza ha sfumature dolcemente malinconiche, che nello Scherzo prendono slancio e vigore.

Di Frederick Delius, inglese di nascita ma tedesco d’origine e di formazione, verrà proposto 2 Acquerelli per archi, brano lieve e sognante, che ben esprime quella vocazione evocativa per la quale si soleva definire Delis un compositore «impressionista».

È la passione per le musiche antiche la chiave di ascolto della Suite n. 3 per archi da Antiche danze ed arie per liuto di Ottorino Respighi. Il brano fa parte di un ciclo di suites che risalgono ai primi decenni del novecento e che esprimono l'interesse del tempo per la tradizione strumentale italiana. Per Respighi, in particolare, coincideva con la ricerca di modelli da attualizzare e plasmare secondo la sua sensibilità e il suo gusto. La terza Suite è quindi la trascrizione per orchestra d'archi di tre brani per liuto del secolo XVI e di uno del secolo XVII.

A concludere il concerto la Serenata n. 1 in re maggiore per archi op. 9 di Robert Fuchs, Della musica del compositore austriaco, le cinque serenate sono sicuramente le opere più note e si tramanda che fossero così amate dal pubblico da fargli meritare l'appellativo di «Serenaden-Fuchs», un gioco di parole per dire che era la Volpe delle Serenate.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 21 novembre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 20 novembre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 19 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

pdf

03 novembre 2023

OFT Lab 2023 - Comunicato Stampa

Coinvolgere e valorizzare i giovani musicisti è una delle missioni che da sempre l’Orchestra Filarmonica di Torino porta avanti con passione.

Da alcuni anni questa vocazione si è concretizzata in modo ancora più esplicito nel progetto OFT Lab, grazie al quale alcuni giovani talenti entrano a far parte con regolarità della compagine orchestrale, lavorando fianco a fianco con professionisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo. Questi giovani musicisti condividono inoltre con OFT un percorso formativo grazie al quale possono approfondire le tematiche più rilevanti nell’ambito dello spettacolo dal vivo, per prepararsi alle grandi sfide legate alla professione ed al proprio percorso artistico.

Nell'ambito di OFT Lab sono stati selezionati sia musicisti di strumenti ad arco che a fiato (violino, violoncello, contrabbasso, flauto, corno e tromba), ai quali si aggiungono il musicologo Francesco Cristiani e il grafico Gabriele Mo.

Come nel 2022, poi, alcuni dei ragazzi di OFT Lab sono protagonisti di una rassegna di concerti di musica da camera che si terrà, nell’arco del mese di novembre, a Più SpazioQuattro, “casa” di questa iniziativa.

E per rafforzare lo spirito di OFT Lab, che guarda al futuro rendendolo protagonista nel presente, OFT ospiterà all’interno di questa rassegna anche un concerto dedicato un quartetto di giovanissimi studenti – il Quartetto Irina – in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

«La bellezza della musica dal vivo – racconta il direttore artistico e presidente di OFT Michele Mo – è il frutto di un lavoro di bottega dove si incrociano esperienze diverse. Come Orchestra Filarmonica di Torino da sempre coinvolgiamo in questo percorso giovani professionisti della musica, ragazzi che uniscono talento e ambizione, ai quali è data la possibilità, suonando nelle nostre file, di raccogliere una sfida importante. Con OFT Lab abbiamo fatto un passo ulteriore, perché li sosteniamo anche dal punto di vista della formazione mettendoli al centro di un progetto pensato su misura. Un percorso che finora ci ha riservato grandi e reciproche soddisfazioni e che contiamo di portare avanti anche per il futuro».